Crisci, l’UNICAL non è cosa sua!

UNICAL, fermiamo il progetto del rettore, che vorrebbe chiudere il dipartimento per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria chimica.

Da deputato del MoVimento 5 Stelle della commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici, mi associo all’uscita odierna della collega parlamentare Bianca Laura Granato, portavoce m5s al senato.

Gino Crisci, rettore UNICAL (a sinistra, nella foto, insieme al governatore Gerardo, nda), rettore dell’Università della Calabria, non tocchi più il dipartimento per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria chimica. Il Senato accademico dell’ateneo si è espresso a maggioranza, votando contro la chiusura del dipartimento, proposta dallo stesso Crisci.

Il rettore non può ignorare le regole della democrazia. Il Senato accademico, che è organismo elettivo, si è espresso con 12 voti contrari e 6 favorevoli al progetto in questione. Ciononostante, il numero uno dell’Unical ha convocato il Consiglio di amministrazione dell’ateneo, pare per insistere sul disegno di chiudere il dipartimento.

All’epoca del referendum sulla riforma costituzionale Renzi-Boschi, Crisci forzò la mano e si schierò a favore, in barba al suo ruolo, d’obbligo neutrale. Non solo, la cronaca registrò ostacoli del rettore nei confronti dei sostenitori del NO a quello stravolgimento della Costituzione, per fortuna impedito dagli italiani.

Il dipartimento dell’Unical per l’Ambiente e il Territorio e Ingegneria chimica deve continuare a lavorare, per formare ingegneri preparati di cui in Calabria, colpita da disastri ambientali e inquinamento ignorati, c’è tanto, troppo bisogno.