Microcredito, impegno costante M5S

In una una recente nota stampa, l’amico lametino Francesco Grandinetti ha posto in rilievo due argomenti cruciali per il futuro dell’economia: le difficoltà di accesso al credito e il dramma dell’usura bancaria.

L’ha fatto in occasione della visita dei ministri Luigi di Maio e Alfonso Bonafede all’azienda di Antonino de Masi, ubicata accanto al porto di Gioia Tauro (Rc).

Grandinetti, che mi ha pure chiamato in causa nella mia veste di deputato del MoVimento 5 Stelle, si è chiesto come si possa «sconfiggere la criminalità organizzata piena di soldi illeciti, se le banche non aiutano i piccoli onesti imprenditori», suggerendo di obbligarle «ad elargire credito per una percentuale consistente della raccolta e degli aiuti ricevuti e/o ricevendi» e dichiarandosi «felice e soddisfatto» dell’incontro dei due ministri «con l’imprenditore Masi».

Intanto nel contratto di governo del Movimento 5stelle è prevista l’istituzione di una Banca per gli investimenti per le piccole e medie imprese, assieme alla tutela del risparmio e alla separazione tra banche di credito e banche d’investimento.

Ricordo, poi, che con le donazioni dei parlamentari 5stelle, comprese le mie quale parlamentare della nuova legislatura, è stato finanziato il microcredito per le piccole imprese (Oltre 20 milioni di stipendi restituiti dagli eletti, con liquidità per più di 6.000 imprese).

Peraltro, proprio grazie al Movimento, tra gli ambiti di inchiesta e approfondimento della nuova commissione Antimafia ci sarà la tutela delle vittime di estorsione e usura.

Ancora, su iniziativa della collega Dalila Nesci, come Movimento 5stelle ci occupammo di De Masi dall’aprile 2013. Dunque, nel luglio di quell’anno egli parlò alla Camera della sua resistenza all’usura bancaria. Presentammo, quindi, atti di sindacato ispettivo parlamentare e proposte di legge per intervenire contro le speculazioni bancarie e agevolare il rapido risarcimento dei clienti raggirati.

Da ultimo, insieme a tutti i colleghi parlamentari 5stelle eletti in Calabria, abbiamo chiesto al ministro Di Maio massima attenzione sul contrasto dell’usura bancaria e sul problema dell’accesso al credito, particolarmente grave nel Mezzogiorno.

La visita dei ministri Di Maio e Bonafede allo stabilimento di De Masi non è, allora, un fatto soltanto simbolico. È la testimonianza di una battaglia fondamentale che parte da lontano e che intendiamo portare avanti anche grazie alle giuste sollecitazioni dell’amico Grandinetti.