Blog

Lotta al Covid, fase 2: ci siamo

Il 4 maggio inizia la fase 2. Ieri sera il presidente Conte ha indicato la rotta per le prossime settimane. Dal 4 maggio assisteremo a una progressiva riduzione delle limitazioni.

di Giuseppe d’Ippolito

L’emergenza sanitaria si sta attenuando.  Adesso arriva la parte più delicata. L’andamento dell’epidemia dipenderà anche da noi e dai nostri comportamenti, oltre che dall’efficienza del potere pubblico e dall’intesa tra i diversi livelli istituzionali. Da qui in poi sarà ancora più determinante l’autodisciplina. In Calabria abbiamo avuto numeri piuttosto contenuti, anche grazie alla responsabilità e maturità dei cittadini, che hanno compreso l’utilità delle necessarie restrizioni. Ora diventa cruciale il controllo e il monitoraggio dei contagi. Ciò deve avvenire, come Conte ha ieri rimarcato, con una più stretta collaborazione tra governo, Regioni, Comuni, Servizi sanitari e forze dell’ordine. Il tessuto pubblico non può essere sfilacciato.  L’eventuale esplosione di focolai va segnalata e gestita con tempestività. I controlli sulla popolazione devono procedere senza sosta e in tempi rapidi. Non dovranno ripetersi i ritardi nei risultati dei tamponi, per esempio di recente registrati a Catanzaro e denunciati dall’ospedale pubblico locale.

Il Paese deve ripartire, ma è indispensabile che questo avvenga in sicurezza. Perciò va scaglionato il riavvio delle attività, partendo da quelle che assicurano il distanziamento sociale. Ad oggi non c’è un vaccino contro il Covid, per il quale occorreranno più mesi. Dall’inizio della pandemia sono stati 197.675 i casi in Italia, oltre 106mila sono i positivi e più di 26mila i deceduti. Non possiamo permetterci una nuova ondata di contagi.  Certo, queste restrizioni hanno messo a durissima prova i conti delle famiglie italiane; specie in Calabria, regione il cui tessuto economico era già gravemente provato prima del coronavirus.

Prevediamo di estendere a stretto giro la platea dei beneficiari del Reddito di cittadinanza, unica vera riforma sociale in Italia negli ultimi 30 anni. Si tratta di una conquista del Movimento, di una rivoluzione che garantisce dignità a moltissime famiglie, di una misura concreta che riconosce il diritto alla vita e alla sussistenza.  Accanto al Reddito di cittadinanza vanno trovate soluzioni per consentire il rilancio effettivo dell’economia calabrese. In questa direzione va la proposta di Nino De Masi (http://bit.ly/propostademasi), che come parlamentari del Movimento 5 Stelle abbiamo immediatamente sposato, con l’impegno di portarla sul tavolo del ministro dello Sviluppo economico, il nostro Stefano Patuanelli. Il piano di De Masi contempla misure importanti, che permetterebbero alla Calabria di produrre ricchezza e di aumentare l’occupazione.

Dobbiamo essere razionali e solidali, nell’affrontare la situazione. Il cammino comune sarà lungo, difficile e complesso. Questo non deve spaventarci. Al contrario, deve indurci a individuare le priorità e a discuterle nelle sedi della politica. E soprattutto deve spingerci a cambiare nel profondo, per costruire un’Italia più unita, più moderna, più forte.

2 Comments

  • froleprotrem on 5 June 2020

    I just could not go away your site prior to suggesting that I extremely enjoyed the usual info an individual provide to your guests? Is going to be back ceaselessly in order to inspect new posts.

  • storno brzinol on 16 May 2021

    Good day very cool web site!! Man .. Excellent .. Superb .. I will bookmark your site and take the feeds additionallyKI am satisfied to seek out so many useful info right here within the post, we need work out extra strategies in this regard, thanks for sharing. . . . . .

Leave a Reply