Recovery Fund, grande vittoria di Conte e del Movimento
Ha ragione il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni: è “la più importante decisione economica dall’introduzione dell’euro”. È stato approvato il Recovery Fund da 750 miliardi. Il dato strepitoso è che l’Italia ne avrà 209, di cui 81 per sussidi a fondo perduto e 128 per prestiti vantaggiosi.
Nel complesso, grazie alla determinazione e alla fermezza del presidente Giuseppe Conte, portiamo a casa 36 miliardi in più rispetto all’ipotesi dello scorso maggio. Stoppato il veto, caldeggiato dai Paesi rigoristi, ai progetti di rilancio degli Stati dell’Unione europea.
Si tratta di un risultato formidabile, che conferma in primo luogo l’autorevolezza e il peso politico dell’Italia in Europa. Quella stessa Europa che spesso ci ha negato credito, diritti e possibilità, addirittura scivolando nella polemica ad effetto sulle capacità progettuali del nostro Paese, sulla compattezza del governo e sul sistema politico, amministrativo e imprenditoriale dell’Italia.
Ora bisogna riformare la burocrazia, la sanità, la giustizia e la scuola, in modo da alimentare e accelerare la ripresa del Paese: sul piano economico, infrastrutturale, dell’occupazione e in primo luogo dei diritti fondamentali.
Da qui in avanti è indispensabile un confronto aperto e costruttivo tra tutte le forze politiche, perché urge far ripartire il Paese, eliminare le diseguaglianze ancora presenti, restituire dignità e normalità al Mezzogiorno, saldare la produttività del Settentrione con la creatività, l’umanità e la bellezza del Meridione.
Continuiamo il lavoro per la tutela della salute e dell’ambiente come beni primari della comunità, per l’energia pulita, la green economy, l’istruzione e la formazione di qualità. È la migliore risposta che possiamo, che dobbiamo dare come italiani, prima che come politici ed eletti.
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