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De Magistris, la sanità calabrese non si risana con le chiacchiere

De Magistris parla alla pancia degli elettori e fa un’insalata di concetti, soprattutto sul Servizio sanitario regionale. Proietta nell’immaginario collettivo la riapertura degli ospedali, ma non dice come dovrebbe avvenire né fa alcun riferimento alla necessità di rivedere la rete dell’assistenza ospedaliera. Il sindaco di Napoli mette insieme la telemedicina con il problema dei medici del 118, che richiede soluzioni quadro a livello nazionale, cui stiamo lavorando. De Magistris allude poi all’emigrazione sanitaria da 310 milioni annui ma non dice che in Calabria c’è un risaputo mercato in ambito sanitario, con precisi contatti e strategie per portare malati al Nord, specie di cuore. Non sa che il Movimento 5 Stelle fu determinante per attivare la Cardiochirurgia pubblica di Reggio Calabria, che era ferma da anni e oggi garantisce interventi e cure di qualità a centinaia di calabresi.

Noi, che invece entriamo nel merito delle questioni, pensiamo che:

  1.  il Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale debba cessare attraverso un accordo con lo Stato, visto che dal ’99 ad oggi la Calabria non ha ricevuto almeno 3miliardi e 300milioni che ha invece speso per assicurare l’assistenza dei malati cronici;
  2.  nell’immediato, sollecitati i ministeri dell’Economia e della Salute, vadano sbloccati i primi 60 dei 180 milioni che il parlamento ha già destinato alla sanità della nostra regione, che di conseguenza potrà procedere ad assunzioni rapide di personale, per come previsto dalla seconda legge Calabria;
  3. la rete dell’assistenza ospedaliera deve essere al più presto rivista sulla base delle specificità territoriali, considerato che la Calabria ha un interno molto poco raggiungibile e caratterizzato da un clima piuttosto rigido;
  4. la telemedicina è una possibilità, ma occorre tenere conto che l’ultimo miglio della fibra ottica è di rame, quindi non abbiamo ancora una vera banda ultra-larga e allora è più utile rafforzare le strutture territoriali, anche in termini di prevenzione, l’illustre sconosciuta;
  5. la politica deve poter intervenire con urgenza (e competenza) nella programmazione sanitaria, anche alla luce della recente sentenza della Consulta che ha meglio chiarito i rapporti tra Stato e Regione in fatto di sanità, sicché vanno riprogettate le reti assistenziali e a riguardo va rivisto con attenzione il rapporto tra pubblico e privato;
  6. il futuro Consiglio regionale dovrà essere in grado di agire a tutti i livelli per rimuovere le incrostazioni di potere (e dipendenza da certa, insana politica) che esistono nelle aziende del Servizio sanitario calabrese;
  7. sulla ricostruzione dei bilanci delle aziende pubbliche della salute vada fatto un lavoro, anche politico, di profondità, tenendo lontani tutti i responsabili amministrativi delle contabilità sballate o falsificate;
  8. gli elettori debbano essere chiamati alla piena collaborazione, visto che tra politica e sanità privata esistono troppi forti legami di interessi.

Questi sono soltanto alcuni punti concreti, ma avremo modo di discuterne e confrontarci nelle nostre iniziative pubbliche.

3 Comments

  • 金万达 on 21 February 2022

    啥也不说了,希望疫情早点结束吧!

  • gralion torile on 6 March 2022

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  • 金万达 on 12 March 2022

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