Pronto soccorso di Lamezia al collasso, ho chiesto intervento Asp
Con una diffida formale ho chiesto alla commissione dell’’Asp di Catanzaro e ai commissari alla sanità regionale di intervenire con urgenza sulla grave situazione del Pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme.
di Giuseppe d’Ippolito
La struttura, già minata dall’annosa questione della carenza di personale, complice la recrudescenza da Covid, sta collassando. I pochi sanitari rimasti sono sottoposti a turni massacranti pur di garantire il servizio. A ciò si aggiunga il continuo aumento di positivi al Coronavirus, con asintomatici che transitano finanche nei cosiddetti percorsi “puliti”, che poi tocca sanificare, aumentando i ritardi e le attese per le prestazioni sanitarie.
La carenza di personale si ripercuote a cascata su tutta la struttura ospedaliera, poiché la necessità di creare nuovi spazi per trattare i positivi “ruba” risorse ad altri reparti che sono costretti a lavorare “a singhiozzo”. Infine c’è il problema dei tempi di attesa per ottenere i risultati di un tampone, poiché se è vero che Microbiologia è stata riaperta, lo è altrettanto che il personale preposto deve anche coprire i turni del Laboratorio di analisi, con tutte le conseguenze del caso. Tutto ciò genera tensioni tra pazienti e tra sanitari.
La prima ondata di Covid ha parzialmente risparmiato la Calabria ed altre regioni del Mezzogiorno. Pare che questa volta, dati alla mano, non saremo così fortunati. La seconda fase potrebbe dunque avere effetti devastanti sulla sanità regionale, già logorata da anni di cattiva gestione e disservizi, specialmente in alcuni reparti. Il blocco che rischia il Pronto soccorso dell’ospedale di Lamezia Terme ne è uno dei casi più rappresentativi.
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